Perchè è importante scegliere un benchmark ?
Il benchmark è un semplice “parametro di riferimento” utile in tanti settori e anche in finanza per capire la relazione tra le performance di uno strumento (o di un’atleta ad esempio) rispetto alla media di un campione simile o alla totalità dei campioni analizzabili.
Il concetto di “campione simile” è quello che più spesso viene maltrattato per dare l’illusione di “battere il benchmark” e quindi sostanzialmente di “battere il mercato”
A scopo puramente didattico proveremo a capire chi sia più bravo a segnare nel gioco del calcio tra Ali Daei e Cristiano Ronaldo. Basandoci sui numeri a nostra disposizione.
Ali Daei batte Cristiano Ronaldo
Probabilmente molti di voi nemmeno sapranno chi diavolo sia questo Ali Daei mentre quasi tutti conosceranno, anche senza seguire il calcio, Cristiano Ronaldo.
Ebbene se andassimo ad osservare il numero di goal fatti in nazionale Ali Daei con la propria nazionale (Iran) ha segnato più goal di Cristiano Ronaldo (Portogallo) sia in assoluto sia rispetto alle gare giocate.
Ali Daei ha segnato 109 goal contro i 99 messi a segno da Cristiano Ronaldo.
Il concetto di “campione simile” qui utilizzato è “goal effettuati con le nazionali di calcio”.
Il difetto di questo “campione” è che la competitività media delle nazionali europee e sudamericane è più elevato rispetto alla competitività delle nazionali di Asia, Africa, Medio Oriente e Oceania. Ali Daei ha giocato prevalentemente contro lo seconde, Cristiano Ronaldo contro le prime.
Ali Daei, in sintesi, ha potuto battere Cristiano Ronaldo perchè ha disputato un gran numero di partite contro nazionali decisamente meno forti rispetto a quelle disputate dal campione portoghese
Cristiano Ronaldo distrugge Ali Daei
Proviamo a ridefinire il “campione simile” e andiamo a vedere come si sono comportati Ali Daei e Cristiano Ronaldo nei Mondiali perchè nei Mondiali il livello delle squadre è più omogeneo.
Ali Daei ha disputato solo 5 gare in 2 mondiali con nessun goal all’attivo.
Cristiano Ronaldo invece ha disputato 17 gare con 7 goal.
Quindi ridisegnando il “campione simile” Cristiano Ronaldo batte Ali Daei 7 a 0. In questo caso siamo andati a “circoscrivere” il nostro parametro di riferimento non più alla totalità delle gare disputate ma soltanto a quelle disputate nella medesima competizione (i Mondiali)
Benchmark e investimenti
L’esempio del confronto tra Ali Daei e Cristiano Ronaldo ci dice quanto è importante il “parametro di confronto” perchè cambiando benchmark può cambiare sensibilmente anche l’esito di una analisi.
Molto spesso, su giornali mainstream, possiamo leggere articoli che confrontano il rendimento di investimenti di vario tipo: “rende più investire in obbligazioni o conviene investire nel mattone?”, “meglio il conto deposito o un fondo bilanciato ?”
Reputo quegli articoli davvero idioti perchè sono confronti assimilabili a “è meglio giocare a basket o a pallavolo?” o, rimanendo all’esempio di sopra a “Ali Daei è più bravo a segnare di Ronaldo perchè in Nazionale ha segnato più reti”.
Se convincessi qualcuno che non segue assolutamente il calcio che Ali Daei è più bravo a segnare di Cristiano Ronaldo basandomi sul parametro che darebbe forza alla mia ipotesi starei agendo in malafede e potrei anche “prendere in giro” qualcuno dall’altro della sua ignoranza in campo calcistico.
Purtroppo questo avviene anche in campo finanziario: continuamente assistiamo a banalizzazioni che amplificano messaggi potenzialmente distruttivi del patrimonio finanziario di chi non è adeguatamente “sul pezzo”.
Rendimento e rischio
Uno di questi messaggi è ad esempio che se il tuo fondo 100 % azionario “rende più di un conto deposito, allora è buono”, in fondo stai guadagnando di più !
Vade retro !
Se il tuo portafoglio 100 % azionario rende poco più di un conto deposito hai un problema enorme e dovresti licenziare il tuo consulente o la tua banca o cambiare totalmente approccio se sei un’investitore fai-da-te.
Non ha assolutamente senso confrontare un fondo 100 % azionario con il rendimento di un conto deposito perchè il primo ottiene un rendimento con una certa possibilità di perdita massima teorica (e quindi un certo livello di rischio), il secondo possiamo dire che fino ad una certa cifra (i 100.000 euro protetti) è praticamente “risk free”.
Se aumenta il rischio teorico del mio portafoglio (o del mio fondo) deve aumentare sensibilmente anche il mio guadagno teorico. Altrimenti il gioco non vale assolutamente la candela.
Pere con pere, mele con mele
Le distorsioni del “benchmark” sono state molto analizzate ed abusate perchè ad un certo punto hanno iniziato a proliferare benchmark “personalizzati”.
Se io investissi esclusivamente in aziende del Nasdaq potrei confrontare il mio portafoglio con il FTSE MIB quindi con un paniere di aziende italiane ?
"Visto che sei italiano, ecco il rendimento del mio portafoglio usa confrontanto con il FTSE MIB".
Che senso avrebbe se non quello di ingannare chi mi legge vendendogli performance migliori rispetto ad un benchmark “truffaldino” ?
La scorrettezza di questo ragionamento è che in realtà chi lo porta avanti non sta propriamente mentendo: le performance che propone possono essere anche assolutamente veriterie.
Sta semplicemente “torturando” il benchmark per far confessare qualcosa che altrimenti non potrebbe sostenere !
Quale benchmark usare ?
Il benchmark adatto ad ogni investitore non esiste perchè ogni investitore ha una tolleranza al rischio diversa ed obiettivi e orizzonti temporali differenti.
Per poter confrontare il proprio portafoglio con il benchmark più adeguato è necessario prima analizzare la composizione del proprio portafoglio.
Se ho un portafoglio 50 % azionario e 50 % obbligazionario potrei ad esempio confrontare il mio paniere di strumenti con 50 % MSCI WORLD per la componente azionaria e 50 % GLOBAL AGGREGATE BOND per la componente obbligazionaria.
Se ho un portafoglio esclusivamente di azioni tech allora potrei scegliere il NASDAQ come benchmark (se le azioni sono prevalentemente USA)
Se ho un portafoglio di azioni italiane allora, in quel caso, potrei scegliere un indice italiano.
Scegliere il benchmark è fondamentale: se il tuo portafoglio rende più di un conto deposito non è detto che sia una buona notizia.
Quale rischio stai sopportando per portare a casa questo extra rendimento rispetto ad uno strumento risk-free come il conto deposito ?
Quale benchmark utilizzo ?
Solitamente utilizzo come benchmark l’etf SPY (e quindi l’SP 500) poichè anche avendo un forte componente tech ho partecipazioni anche in settori differenti e in aziende che non ricadono per motivi di capitalizzazione nel NASDAQ100.
L’indice SP 500 viene comunemente associato al mercato americano nella sua interezza e a livello geografico attualmente il 95 % del mio portafoglio è investito negli USA quindi credo che sia un benchmark adeguato.
Il mio obiettivo primario è sempre stato quello di confrontarmi con l’SP 500 piuttosto che con il Nasdaq ma è chiaro che guardo con interesse anche il Nasdaq perchè avendo una componente tech molto importante per me non è sufficiente performare meglio dell’SP500 ma è importante anche rapportare il mio andamento a quello del Nasdaq
Quindi, scegli il benchmark più adatto ai tuoi obiettivi e al tuo portafoglio e monitoralo con attenzione. Quando cambiano obiettivi e/o composizione del portafoglio valuta anche di cambiare o aggiungere benchmark: il benchmark, il tuo benchmark non è immutabile.
Non farti ossessionare dal benchmark
E’ importante non farsi ossessionare dalle performance in generale del proprio portafoglio e dal confronto con un benchmark in particolare.
Il campionato in cui gioca un’investitore casuale è un campionato di lungo termine e quindi è assolutamente sbagliato confrontare l’andamento del proprio portafoglio su base mensile, settimanale o addirittura giornaliera !
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